La Vale
Crazy,
Molto Crazy
Con questa pagina poco professionale
potrei perdere il cliente…
…il coaching è fondato sulla fiducia
Prima di lavorare con me conosci chi sono.
Le passioni alimentano la nostra vita e dalle nostre passioni impariamo divertendoci, come i bambini.
Ogni libro, ogni canzone, ogni film, ogni sport, ogni hobby è un viaggio di consapevolezza.
Raccontami la tua passione e partiamo insieme per un viaggio.
Quando parlo cito spesso le mie passioni e mi piace ascoltare quelle degli altri, chissà possono diventare anche le mie.
Condividi con me le tue passioni, impariamo insieme.
Pazza? Ma no, bambina si.
Definirmi curiosa è troppo poco, io ho sete di conoscenza.
Di me dicono che sono una donna ricca di passioni.
La musica, la colonna sonora della mia vita.
Spesso le parole degli altri innescano le frasi di qualche canzone ed emergono i ricordi.
É un concatenarsi di sensazioni.
Ecco quelle, nelle giornate di pioggia o nelle notti in cui il sonno non vuole arrivare ed è meglio non pensare.
Al cinema solo quelli spettacolari.
Per quelli introspettivi, preferisco il mio divano.
Ora li guardo in due modalità: la prima da spettatrice, la seconda cercando le 12 tappe del viaggio dell’eroe e i vari archetipi.
Tutte le mie passioni attraverso i miei Apple.
Ogni anno è una tentazione.
Quando apro una scatola di un nuovo device è il suono del respiro di Steve Jobs che sento.
Sono curiosa
Condividi le tue passioni con me
Le nostre passioni alimentano la nostra vita e dalle nostre passioni impariamo divertendoci come i bambini.
Ogni libro, ogni canzone, ogni film, ogni sport, ogni hobby è un viaggio di consapevolezza.
Raccontami la tua passione e partiamo insieme per un viaggio.
Quando parlo cito spesso le mie passioni e mi piace ascoltare quelle degli altri, chissà possono diventare anche le mie.
Raccontami la tua passione e partiamo insieme per un viaggio.
Crazy?
Definirmi curiosa è troppo poco, io ho sete di conoscenza
Sono una bambina solare che va in esplorazione in un mondo che ancora vuole conoscere meglio e sono un’adulta che ha il coraggio di dirlo.
Il mio mondo è racchiuso in questo video: immagini, parole e emozioni.
Di me dicono che sono una donna che vive di passioni
É PROFONdAMENTE VERO
Se una cosa mi appassiona la racconto a tutti, la voglio condividere e soprattutto la voglio approfondire.
Ti ho già detto che a tre anni annunciai che volevo fare il dottore del cervello. Quello che non ti ho ancora detto è che le bambole per me erano tutte pazienti. Avevo un pennarello rosso, con cui disegnavo le ferite, uno nero con cui facevo i punti e usavo tanto cotone e scotch per improvvisare cerotti e fasciature.
La casa, la macchina e la piscina di Barbie? Ottime per far succedere disastri e organizzare i soccorsi d’emergenza.
Chi mi conosceva aveva un dubbio su quello che sarei diventata da grande: serial killer o medico?
Direi che è andata bene: i serial killer li studio e basta, perché mi piace la criminologia.
Mi piace tanto altro sono ricca di passioni!
LE mie letture
un'abbuffata di parole e di emozioni
Ho cominciato a leggere presto, volevo essere autonoma e fare le cose per conto mio.
Il primo grande amore fu IT di Stephen King. Lo conosci? Un tomo di 1238 pagine, roba che se l’avessero dato da leggere a scuola per le vacanze estive, ora sarebbe un post virale sui social sull’affaticamento dei ragazzi. Divorato in 4 giorni, in cui credo di non aver nemmeno dormito. Sicuramente è stato l’unico momento in cui mi sono rifugiata nei banchi in fondo alla classe del liceo, con il libro sotto il banco, aperto. Una volta finito quello, cominciai a leggere tutti gli altri e continuo tuttora (tranne la serie della Torre Nera, che non è il mio genere). Il mio preferito dopo IT? L’ombra dello scorpione: un capolavoro!
Il mio babbo un giorno, stufo di vedermi andare in giro con questi romanzi dalle copertine truculente e forse sempre impensierito dal mio lato dark, arrivò in camera mia e depose sulla scrivania Cronache dalla Galassia di Isaac Asimov. E lì altro che abbuffata…non dovevo neanche aspettare che scrivesse libri o racconti nuovi: la maggior parte era già stata pubblicata. Gli ultimi che scrisse arrivarono giusto in tempo, quando avevo finito gli altri.
La psicostoria, le leggi dei robot, il pianeta Aurora.
La chiamano fantascienza, per me è sociologia.
Cartacei, Kindle o Audible mi accompagnano prima di dormire, sul lettino in spiaggia, nelle sale di attesa di aeroporti e stazioni, nei lunghi viaggi di lavoro in treno o in aereo.
Thriller, legal, storici, distopici e anche romantici, basta leggere.
Le mia musica
Colonna sonora della mia vita
Cresciuta con De Gregori, Venditti, Dalla e Mannoia.
Adolescenza al ritmo di Duran Duran, Madonna e Queen, soprattutto Queen, con un pizzico di Jovanotti e Ramazzotti.
Poi arrivano LORO, in viaggio di Nozze in Portogallo ascoltiamo una canzone, che ha il titolo del mio colore preferito: Yellow. I Coldplay, sono entrati nella mia vita e non ne sono più usciti. Sarà bizzarro da leggere, ma per me sono il lato spirituale della vita, il match perfetto con la mia anima: una canzone per ogni emozione, una frase per ogni pensiero, un ritmo per ciascun stato d’animo.
Ho passato un anno nello sprofondo, dove riuscivo a stare solo tra le quattro mura di casa e neanche bene. Quando è uscito My Universe, con quei colpi sulle percussioni, ho preso il ritmo per tornare a camminare nel mondo che ho ritrovato bellissimo.
Believe in Love – Everyone is an Alien Somewhere – We Are all/one in the Universe…
E l’inno del coach? Ascoltalo.
Con mia figlia Sara sono arrivati One Direction, Harry Styles, Imagine Dragon, Maneskin, e un’allegra valanga di tanti altri. Canzoni che ascolto in giro, colonne sonore di film o serie…stanno lì, nella mia playlist.
Per strada è altamente probabile verdermi con gli airpods, con la testa che ballonzola, il ritmo dei passi che cambia e, quando partono le best in class, è certo che potrai anche sentirmi!
LE mie serie
le vere e proprie maratone
La fortuna di studiare medicina quando andava in onda ER – Medici in Prima Linea. Vuoi mettere ripassare con il Dottor Green, il pediatra Ross e il giovane Carter? Il genere mi ha sempre affascinato: Dottor House, Gray’s Anatomy, Code Black, Chicago Med e New Amsterdam, tra i più belli. Ma ER era fatto davvero bene, con diagnosi credibili e manovre chirurgiche inappuntabili.
Il lato dark ho continuato a mantenerlo con i vari CSI, NCIS, Criminal Minds, Profiling e The Fall.
Ho cominciato a vedere The Fall perché l’attrice principale era quella di X-Files e ho scoperto un serial killer da Oscar, che poi si è messo a fare 50 altre cose, per poi tornare con un altro mio mito: Kennet Branagh. Così, quando alla domanda “Chi è il tuo attore di serie TV preferito” rispondo “Jamie Dornan”, l’immancabile commento è… “ah quello delle sfumature” e io… “No il serial killer” (e qui quelli che si ricordano di me e le mie Barbie, sospirano).
Altre serie che mi catturano tantissimo sono quelle in cui le soft skills sono esaltate al massimo. Suits per le negoziazioni, The Good Wife per l’intelligenza emotiva e quasi tutte le serie con i pompieri, Chicago Fire in primis, per la leadership. Sembrano fatte apposta per essere mostrate nei corsi di formazione.
Finisco con una chicca: Once Upon a Time, un must per le ragazzine perché fa vedere che in realtà le principesse si salvano da sole!
I miei film
Riscoperti con il viaggio dell'eroe
Con i film ho sempre avuto un rapporto particolare, cominciando dal primo che mi ricordo, Romeo e Giulietta di Zeffirelli. Per farti capire quanto ero piccola, basta raccontarti cosa risposi alla mia mamma che mi aveva spoilerato il finale: vedrai che stavolta finisce in un altro modo. E da lì si doveva capire che sarei stata un’inguaribile ottimista.
Un pomeriggio del 1986 dopo una discussione accesa con i maschi del gruppo per quale film andare a vedere, vinsero loro. Controvoglia mi sedetti su quella poltrona del cinema. E Top Gun fu!
In quegli anni i film rimanevano al cinema per mesi e le mie paghette finirono tutte li. 27 volte al cinema e ho perso il conto del totale: fu la prima videocassetta originale che entrò in casa.
Fortuna volle che l’attore fosse il più prolifico di sempre. E sono sempre qui, ho passato la dipendenza anche a mia figlia che sta al passo con il mio record con TopGun Maverick, un capolavoro (a proposito, il tono in cui si legge il titolo di questa pagina deve essere quello di H_NGM_N quando dice: sono cazzuto, molto cazzuto o, se preferisci I’m good, I’m very)!
Sono quella che dopo pochi frame dice: non scorre. Ed è tutta colpa di Tom Cruise e le botte di adrenalina che offre in tutti i suoi film, gli altri non scorrono.
Quando mia figlia Sara iniziò a vedere i film della Marvel, non ne volevo sapere. C’era l’ordine preciso in cui bisognava guardarli, e c’erano i supereroi che, nei fumetti, mi erano stati sempre un po’ antipatici.
In quel periodo stavo approfondendo il viaggio dell’eroe e stavo rispolverando i vecchi e amati Guerre Stellari e Matrix.
Una sera cedetti: fammi vedere se anche la Marvel segue le 12 tappe. Ebbene sì, quando Pandora ha fatto gli charm e il braccialetto degli Avengers indovina chi era in fila per prendere Iron Man? Perché si, secondo me in Captain America – The Civil War aveva ragione lui! E poi è stato anche il mentore del piccolo Spider Man, non c’è partita.
Sono poco romantica, ma mettimi Pretty Woman, Notting Hill, C’è posta per te, Dirty Dancing e Forrest Gump e li rivedo come se fosse la prima volta
LE mia mela
The last but not least
Tutto questo lo faccio con i miei device, sempre loro. Perché mi ricordano sempre:
Stay hungry, stay foolish